I rischi
L’età in cui i bambini iniziano ad utilizzare dei dispositivi connessi si sta abbassando sempre di più negli ultimi anni. Un accesso così facile e veloce a internet può esporli però a vari rischi: la visualizzazione di contenuti poco appropriati per la loro età; la possibilità di essere contattati da sconosciuti o pedofili; essere vittime di cyberbullismo soprattutto quando usano i social network e ancora, la violazione della loro privacy.
Come proteggerli
Secondo i dati raccolti prima del “confinamento” a casa, il 46% dei ragazzi naviga 3-4 ore al giorno, più del 20% addirittura tra le 5 e le 10 ore.
Ecco alcuni consigli che i genitori potrebbero adottare per aiutare i più piccoli già nel loro primo approccio al mondo del web:
- Collocare il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi vi permetterà di mantenere sotto controllo le loro attività senza però farli sentire spiati;
- Concedete ai vostri figli una quantità di tempo fissa da passare online (anche da concordare insieme);
- Approfondite quali sono i loro interessi e dategli consigli su quali siti sia meglio visitare e quali quelli da evitare;
- Usate software “filtri” per impedire l’accesso a determinati siti. Ricordate però di assicurarvi periodicamente del corretto funzionamento del sistema di filtraggio;
- L’utilizzo del parental control è un’ulteriore utile precauzione da adottare;
- Insegnate ai giovani a non rivelare la propria identità in rete, è importante che capiscano quanto siano preziosi i loro dati personali;
- Informatevi su quali sono i social network (TikTok, WhatsApp, Instagram, Facebook, etc…) dove trascorrono più tempo e domandategli se abbiano mai ricevuto insulti o se siano stati contatti da sconosciuti.